FORUM DELLA REGIONE CAMPANIA
Domenica 13 aprile 2008.
dalla relazione della Presidente Maria Irace sull'attività del Club:
Il Club di Napoli Luisa Bruni, nello svolgimento delle sue attività ha tradizionalmente lavorato sui problemi della dispersione scolastica e dell’evasione, istituendo corsi di doposcuola e laboratori artigianali.
Durante il 2006-2007 è stata adottata una formula innovativa che, dopo il primo anno sperimentale, è stata perfezionata con l’anno scolastico in corso.
L’I.I.W. su richiesta della dirigenza scolastica, è entrato nell’organizzazione istituzionale dell’orario curriculare.
I corsi di attività manuali di restauro, di legatoria e di cartonnage sono diventati attività comprese nell’offerta formativa laboratoriale della Scuola Media F. Baracca, coordinati e gestiti di concerto tra il corpo docente di ruolo ed il nostro Club. Il risultato sino ad oggi è oltremodo incoraggiante poiché i frutti raccolti sono stati non solo ricchi di prospettive, ma già capaci di apprezzabili esiti.
Sotto quest’ultimo profilo, si può notare una tangibile inversione di tendenza del fenomeno dispersivo, poiché l’interesse suscitato dai corsi gestiti dall’I.I.W. ha recuperato al processo educativo numerosi elementi (più di 50 ) che precedentemente erano avulsi dalla frequenza delle lezioni. Per non parlare della conversione di elementi di disturbo al corretto svolgimento di attività didattiche, in alunni modello, interessati all’insegnamento.
Il metodo di offrire nella scuola percorsi formativi curriculari laboratoriali non tradizionali, caratterizzati dall’apprendimento a compiere attività artigianali produttive, mediante singole esperienze di laboratorio, ha provocato negli alunni un elevato grado di soddisfazione.
Grazie alla confezione di oggetti finiti si è riusciti ad inserire nel contesto scolastico anche soggetti refrattari.
L’applicazione di ricami su indumenti, le opere di cartonnage, i lavori di restauro e di legatoria, hanno funzionato da catalizzatori di un ritrovato senso di appartenenza alla comunità scolastica.
Anche gli insegnanti si sono giovati di questo clima fortemente positivo beneficiando di molte occasioni di interdisciplinarità.
Lezioni di storia partite da castelli di carta fatti a mano, ricostruzioni culturali passate attraverso documenti fotografici, raccolti e rilegati dagli stessi studenti, sono solo alcuni esempi di attività didattiche derivanti dai nostri corsi.
Sul piano delle prospettive si può osservare un naturale sviluppo dell’iniziativa con il raccordo alle preesistenti attività di laboratorio, gestite già da alcuni decenni dal nostro Sodalizio con evidenti ricadute occupazionali.
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